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“Per più di un anno ho fotografato il fronte trentino, a cent’anni dalla fine della prima guerra mondiale. Percorrendo il vecchio confine a partire dall’alto Garda fino all’Altopiano di Folgaria, ho assecondato la necessità di raccontare questi luoghi tormentati con una voce silenziosa che scende nei boschi incendiati dalla bruma e si infila dritta nel loro ventre oscuro di corteccia, per svelarci tutto il pudore con cui la natura conserva antiche ferite. Solchi ci appaiono come vuoti sulla pelle della foresta, una sorta di spazio che ha bisogno di essere riempito in qualche modo, spazio nel quale far entrare una luce. La stessa che è stata guida nel mio viaggio e che ora vuole essere tramite per giungere a tutti, senza nessun compromesso.” (Marco Brioni)