Il bassorilievo ha delle caratteristiche simili alla statuetta precedente (silhouette romboidale, stessa forma della testa). Appartiene a un gruppo di sei “Veneri” che all’interno di una caverna delimitavano una zona sacra, una specie di santuario alle Madri. Il gruppo dimostra in modo inequivocabile il carattere sacro delle figure femminili nel Paleolitico.
La figura è però anche una delle prime rappresentazioni del TEMPO. Tiene infatti in mano un corno che allude alla Luna, il cui aspetto nel cielo notturno segue un ciclo mensile. Analogo significato hanno le tacche segnate sul corno: nelle caverne sono state ritrovate numerose ossa e corna incise in modo simile per indicare il passare dei giorni e dei mesi. I calendari di allora.
Il concetto di tempo si insinua quindi nell’uomo primitivo non solo attraverso l’alternanza maschile del Sole (giorno/notte) ma anche quella femminile dei cicli lunari, di durata simile al ciclo mestruale. Non a caso è una Madre a mostrare qui il corno-Luna, proprio emblema, o simbolo.
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