Seleziona una pagina

La prima mano è un dettaglio della pittografia di ieri; le altre mani provengono da una grotta della Patagonia argentina. Le due pitture distano 15.000 anni e 15.000 chilometri. Improbabile che i loro autori siano entrati in contatto, se non telepatico.

Le mani sono letteralmente l’impronta dell’uomo sul mondo, la sua azione sulla realtà (spesso infatti sono abbinate a scene di caccia nelle pitture preistoriche). Simboleggiare l’intervento umano tramite le mani è immediato e rimanda ad alcune categorie fondamentali dell’Homo sapiens, come avere delle mani che sanno fare delle cose, appunto.

Le civiltà “primitive” (anche le attuali) hanno un’incredibile varietà di invenzioni formali ma restano le più vicine al bacino di SIMBOLI-base cui attinge l’uomo (l’albero, l’acqua, il fuoco, ecc.) Di quel bacino, vertiginoso per potenza ma tutto sommato circoscritto come repertorio, le mani rappresentano forse il simbolo più “u-mano”, appunto.